Attualmente composta da circa 800 oggetti, tra manufatti d’uso e sculture, la collezione del MAV è il frutto di una laboriosa sequenza di acquisizioni di lungo periodo, funzionale alla creazione di un museo “partecipato” - grazie al coinvolgimento degli artigiani e dei collezionisti del territorio - dove la collettività possa riconoscere i tratti del patrimonio artigianale e ritrovare un comune senso identitario.
Il nucleo iniziale è costituito dalla collezione dell’IVAT che consta di circa 500 pezzi selezionati dal secondo dopoguerra ai nostri giorni tra le opere più significative degli artigiani valdostani. Successivamente, nell’ottica della creazione del museo, tale collezione è stata ampliata mediante accordi stipulati con enti pubblici e privati e con collezionisti privati in possesso di opere di interesse.
In particolare due importanti collezioni sono entrate a far parte delle opere esposte: 200 opere della Soprintenza per i Beni e le Attività Culturali della Regione Valle d’Aosta e 500 opere della Collezione Brocherel della Fondazione Torino Musei. Quest’ultima è la più celebre raccolta di oggetti della cultura agro-pastorale valdostana appartenenti a Jules Brocherel. Intellettuale, fotografo e collezionista vissuto a cavallo del Novecento, egli è stato precursore e sostenitore ante litteram della creazione di un museo interamente dedicato all’artigianato.
Attualmente composta da circa 800 oggetti, tra manufatti d’uso e sculture , la collezione del MAV è il frutto di una laboriosa sequenza di acquisizioni di lungo periodo, funzionale alla creazione di un museo “partecipato” - grazie al coinvolgimento degli artigiani e dei collezionisti del territorio - dove la collettività possa riconoscere i tratti del patrimonio artigianale e ritrovare un comune senso identitario. Il nucleo iniziale è costituito dalla collezione dell’IVAT che consta di circa...
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