Il “Museo della Resistenza e della Vita Sociale in Val Borbera” è intitolato dal 2003 al comandante partigiano Gian Battista Lazagna, ‘Carlo’, ideatore del primo ‘Museo della Vallata e dei Partigiani’ realizzato nel 1990.
L’attuale Museo é sorto per iniziativa, dell'Amministrazione Comunale con i contributi raccolti, nei suoi vari allestimenti, della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, della Cassa di Risparmio di Tortona, dell’ Istituto di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università di Genova, dell' Istituto Storico per la Resistenza di Alessandria (ISRAL), dell'ANPI Val Borbera e del GAL Giarolo Leader.
I criteri dell’allestimento intendono valorizzare il patrimonio museale accumulato nel tempo, quindi oggetti, immagini, materiali raccolti e percorsi espositivi, legando la dimensione privata della vita quotidiana che emerge dalle tracce delle storie familiari a quella universale della storia e del mondo della guerra, in particolare della Seconda Guerra Mondiale e della Lotta di Liberazione nazionale dal 1943 al 1945, attraverso il racconto degli eventi e dell’intensa esperienza vissuta dai partigiani nella valle.
Un luogo in cui la popolazione locale possa riconoscersi e ritrovare il senso dell’identità territoriale e dove il visitatore esterno, il ricercatore, il turista, lo studente possa ricevere stimoli, motivazioni e suggestioni culturali. Un ‘museo narrazione’ quindi, in grado di trasmettere memoria e informazioni e di suscitare sentimenti di affettività, di emozione e di appartenenza.
La saletta di accoglienza al Museo espone materiale a disposizione e in vendita per i visitatori: libri prodotti dal Centro di Documentazione e altri di storia locale, pieghevoli, CD, DVD, l’album dei fumetti della mostra. (8), e ‘racconta’ la storia del museo. A fianco, e nel piccolo locale a livello inferiore, con accesso sulle scale, vi sono due ambientazioni sullo sfondo di ingrandimenti fotografici e sagome di personaggi, il primo espone armi e munizioni, il secondo le radio e la ricetrasmittente da campo provenienti dai lanci aerei nella VI Zona Ligure e usati dai partigiani della Divisione ‘Cichero’ e i codici cifrati relativi alle missioni alleate trasmessi da ‘Radio Londra’, di cui si può ascoltare il sonoro.
L’attigua saletta proiezione è allestita con schermo sedie e proiettore, per offrire ai visitatori, specialmente alle popolazioni scolastiche cui si indirizza con particolare attenzione il Museo, la possibilità di una migliore fruizione della visita. Un catalogo di filmati e DVD a disposizione raccoglie immagini dei luoghi, testimonianze dirette dei protagonisti ed esperienze significative della Resistenza.
Il percorso dedicato alla ‘Resistenza’ è costituito da pannelli che, in ordine cronologico, illustrano con testi curati dallo storico Manlio Callegari e fumetti disegnati da Franco Fossati, le varie fasi della Guerra di Liberazione Nazionale, dal 1943 al 1945, con un interessante approfondimento sulla difficile vita quotidiana del partigiano. Vi sono poi foto, armi e munizioni utilizzate dai partigiani in dotazione all'esercito italiano o sottratte ai tedeschi o provenienti dai lanci anglo americani, divise partigiane e americane, elmetti, oggetti (borracce, borse, zaini e altri utensili) appartenuti ai partigiani della zona.
Altre due sale accolgono la bellissima collezione di foto d’epoca curata a suo tempo da Maria Rosa Mosso, inerenti la quotidianità e i costumi sociali della Val Borbera posta al centro di osservazione come area particolarmente significativa, sia per il contesto geografico, sia per il contesto storico-antropologico, documentando gli usi, i comportamenti, le tradizioni, le pratiche, i lavori agricoli, le espressioni politiche e culturali della popolazione.
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